Di Lettori e Di Scrittori

Oggi ho voglia di esternare un po’ di considerazioni personali.

Sono iscritta a un paio di bellissimi gruppi di lettori su Facebook. Mi piace molto partecipare, perché mi sento, in qualche modo, nel mio ambiente. Adoro leggere, da sempre. Ritrovarmi a parlare con altri animati dalla stessa passione è appagante.

Stamattina ho letto un post che mi ha fatto riflettere parecchio. Un giorno alla settimana è permessa l’auto promozione da parte degli scrittori, sia indipendenti che pubblicati da editori. Già da prima mi ero accorta della freddezza con la quale venivano accolte le loro presentazioni, ma proprio oggi uno di loro l’ha evidenziata e questo mi ha fatto pensare.

Amiamo la lettura, ci scambiamo consigli (spesso sempre sugli stessi titoli e i medesimi nomi) ma poi abbiamo un atteggiamento altezzoso nei confronti dei nuovi autori. Non si dà loro neppure una chance. Semplicemente, si ignorano. Da lettore, mi ci metto anche io.

Però…

Perché mai nessuno tra queste persone – in qualche modo “illuminate” – si domanda cosa voglia dire pubblicare un libro oggi, da sconosciuti? La curiosità dovrebbe essere parte integrante di un lettore, ma verso gli scrittori esordienti o emergenti ce n’è davvero poca. Si percepisce, anzi, un leggero fastidio nei loro confronti.

È già da un po’ che studio book marketing. Non è semplice promuovere il proprio libro; a volte è addirittura umiliante. Tra i nuovi scrittori, in genere, si trovano due categorie di persone: quelli “sfacciati” che, onestamente, sono davvero molesti e s’intrufolano ovunque, sbattendoti in faccia quello che presentano come il miglior libro mai scritto al mondo; la seconda categoria è quella dei timidi, dei modesti, che faticano a presentarsi come scrittori, probabilmente non sentendosi all’altezza di essere chiamati tali. Entrambi gli atteggiamenti fanno sì che difficilmente i loro romanzi vengano letti.

Invece magari questi nuovi titoli potrebbero regalarci tanto.

Mi piacerebbe trovare un modo che permetta ai nuovi autori di auto promuoversi con dignità, senza dover elemosinare recensioni o spazi che vengono concessi spesso con estrema alterigia. Al tempo stesso, riunire lettori davvero curiosi, che si mettano in gioco e abbiano voglia di diventare una sorta di talent scout.

Sull’altro gruppo, sempre stamattina, è stata postata questa immagine:

passaparola

Niente avviene per caso. Ho in mente un’idea di progetto e, non appena le mille attività che sto portando avanti me lo permetteranno, ci lavorerò un po’ su.

Questo blog è aperto solo da un mese, so che – per ovvi motivi – non ha un grosso seguito, ma se su questa pagina capitasse qualcuno interessato all’argomento mi piacerebbe sentire la sua opinione.

Scrivere un libro è meno semplice di quanto si pensi: leggerlo è molto più facile. Riflettiamoci un po’.

18 commenti Aggiungi il tuo

  1. wwayne ha detto:

    Visto che condividiamo la passione per la lettura, ti consiglio caldamente questo splendido libro: https://wwayne.wordpress.com/2014/08/23/la-nostra-ultima-estate/. L’hai già letto?

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    1. barbarastefanini ha detto:

      Ciao, no, non l’ho letto. Ti ringrazio per la segnalazione e lo terrò presente!
      Ti va di esprimere un tuo parere su quello che ho scritto nel post? Sei uno scrittore? Un lettore? Entrambi? 🙂

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      1. barbarastefanini ha detto:

        Mi piace come hai descritto il tuo blog. Saresti il lettore ideale per il mio progetto! XD

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      2. wwayne ha detto:

        Sono un lettore, che in passato ha lavorato anche come traduttore e correttore di bozze per una casa editrice.
        Riguardo al tuo post, penso che delle 2 categorie di scrittori che hai citato la prima è di gran lunga la più frequente: spesso gli scrittori sono degli egocentrici pieni di sé, e questo si vede non solo dalla spudoratezza con cui promuovono il loro libro, ma anche dalla riluttanza con cui accettano critiche e revisioni dai correttori di bozze. Anzi, in certi casi non c’è riluttanza, ma addirittura aggressività o rifiuto. Per fortuna non sono tutti così: ad esempio, Fabrizio De Sanctis è uno scrittore che al contrario adora confrontarsi con i correttori di bozze per capire come potrebbero migliorare il suo romanzo. E paradossalmente è stato anche uno degli scrittori più talentuosi con cui ho lavorato, forse il migliore autore emergente d’Italia insieme a Michele Mingrone. Grazie a te per la risposta! 🙂

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        1. barbarastefanini ha detto:

          Sono completamente d’accordo con te! Anche io da un po’ lavoro come editor e correttore di bozze, anche se non ho ancora grande esperienza, e ho notato la medesima cosa. Sono iscritta a vari gruppi e forum di scrittori e molti sono davvero insopportabili! A me piacerebbe portare avanti un progetto che aiuti la seconda categoria a promuoversi. In genere, scrittori validi li trovi lì 🙂

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          1. wwayne ha detto:

            Tra tutti i libri che hai editato, qual è il più bello?

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            1. barbarastefanini ha detto:

              Ah, purtroppo ancora non ho avuto la fortuna di editare romanzi. Tristi manuali tecnici…

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              1. barbarastefanini ha detto:

                Comunque, sono onorata di averti come lettore del mio blog. Grazie 🙂

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              2. wwayne ha detto:

                Sono i più difficili da editare, perché soltanto chi ha una conoscenza profonda della materia di cui parla il manuale può accorgersi degli errori che contiene. Perché noi correttori di bozze (o editors, se vogliamo fare i fighi usando l’inglese) dobbiamo badare anche a questo, anzi soprattutto a questo: su un accento saltato e non corretto l’editore può anche sorvolare, su un errore di contenuto no. O almeno il mio editore si comportava così. Ti auguro di venire assunta dalla casa editrice a tempo indeterminato! 🙂

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                1. barbarastefanini ha detto:

                  Non ho più l’età per aspirare all’assunzione presso una casa editrice e probabilmente neppure la competenza necessaria… Lavoro per autori che auto producono i loro scritti.

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                  1. wwayne ha detto:

                    Ah, quindi sei una free – lance. Cerca su Google Laura Platamone: anche lei è un’editor free – lance, e ha condiviso tante informazioni preziose su come fare bene questo lavoro. Mi ha insegnato davvero tanto. Grazie ancora per la piacevole chiacchierata! 🙂

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                    1. barbarastefanini ha detto:

                      Grazie del suggerimento e grazie a te 🙂

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  2. Ciao Barbara, sono capitata casualmente su questo tuo articolo e ho deciso di seguire il tuo blog. Anch’io prendo parte ad alcuni di questi gruppi e forum ed effettivamente a volte va come dici tu, soprattutto per quanto riguarda i gruppi facebook. In fondo fb non sempre è l’ambiente ideale per interazioni costruttive. D’altra parte ci sono anche dei bei forum in cui l’ambiente è rilassato e amichevole, ci si auta e si impara insieme.

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    1. barbarastefanini ha detto:

      Ciao e benvenuta 🙂 Hai qualche forum da consigliarmi?

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  3. beh, io mi trovo bene in SPS, scrittoripersempre.forumfree.it, ma si tratta per lo più di scrittori esordienti che si leggono,commentano e aiutano a vicenda. Per i gruppi di lettori è diverso, spesso sono troppo numerosi per i miei gusti, di consegunza ci si trova un po’ di tutto.
    Scusa, prima ero stata interrotta, quindi riprendo il commento al post.
    Personalmente faccio parte di quelle persona disposte e disponibili a comprare e leggere i libri degli esordienti, perchè mi sembra un’ottima occasione di arricchimento personale, e poi, se quello he ho letto mi piace, lo pubblicizzo i giro. Non sono certo io a fare un favore allo scrittore, è lui che ha lavorato tanto perchè io potessi leggerlo.
    Non che non mi capiti di restare delusa e rimpiangere i soldi e il tempo speso, ma è un rischio calcolato e va bene così. La verità è che capita anche con gli scrittori mainstream (che in generale evito, in verità).
    Una postilla a parte andrebbe fatta per il pessimo editing di molte CE piccole, che ti fa passare la voglia di leggere gli esordienti ch ad esse si rivolgono, ma tant’è… non sono le uniche! Hai mai notato certi obbrobri propinati da Mondadori, tanto per dirne una?
    Voglo solo dire che essere aperti al nuovo può essere una grande scoperta, e poi si dà soddisfazione a persone semplici, che apprezzano il tuo contributo al loro lavoro e sono disponibili al dialogo, magari scopri i retroscena di un libro, dei significati che non avevi colto, a differenza di quanto può accadere con un grande scrittore, per il quale tu sei solo un numero.

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    1. barbarastefanini ha detto:

      Sono completamente d’accordo con te! Ho avuto modo di “scoprire” scrittori bravissimi che poi, non a caso, sono anche diventati piuttosto famosi. Con alcuni ho avuto degli scambi via mail molto simpatici e sono diventati miei “amici” FB.
      Per quanto riguarda l’editing… stendiamo un pietoso velo 🙂

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  4. scusa ancora per i refusi, tablet con tastiera wireless + figlia che dorme in braccio, non è proprio il massimo della comodità! anche i miei commenti avrebero bisogno di un po’ di editing!

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    1. barbarastefanini ha detto:

      Ma figurati! 😀

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